Bipendolo... l'orologio che sarà
- Leonardo Pelosi
- 6 gen 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Con questo articolo vorrei descrivere un progetto che è stato organizzato dal professor Domenichini, ovvero la costruzione di un orologio a pendolo.
Con la partecipazione della classe 3ªA e del sottoscritto, abbiamo iniziato a progettare quello che sarà l'orologio finale.
Siamo partiti innanzitutto dalla parte fondamentale: il pendolo.
Dopo varie discussioni e proposte ne abbiamo "creato", se così si può dire, uno innovativo, non la classica asta con il peso, ma una lastra di alluminio di forma triangolare (un triangolo isoscele avente l'altezza di quasi tre metri), rivolto con il vertice verso il basso, così da avere il centro di massa a un terzo dalla base e, di conseguenza, un semi-periodo di un secondo.
In seguito, abbiamo pensato a qualcosa che facesse oscillare il tutto ed è venuta fuori l'idea di usare due perni simili a coltelli che poggeranno su due piani aventi una forma a "V".
Il bello arriva
proprio adesso, l'orologio non sarà meccanico, cioè compreso di ingranaggi, scappamento ecc, ma sarà elettronico. Infatti, l'oscillazione verrà "registrata" da due fotocellule messe alla base del pendolo che, al suo passaggio di fronte a queste, bloccherà il flusso di luce e darà un impulso elettrico a un quadrante dove verrà visualizzata l'ora (su come visualizzare l'orario dobbiamo ancora trovare un accordo).
Abbiamo deciso di crearlo in questo modo per due motivi: innanzitutto per un fatto di semplicità nella costruzione e l'altro per la precisione (ricordiamoci che il classico orologio meccanico presenta attriti che andrebbero ad influenzare la misurazione del tempo, facendo perdere secondi ogni giorno. Invece, con questo non si avrà nessun problema di questo genere).
Si è presentato, inoltre, un problema: come possiamo far oscillare il pendolo "all'infinito" senza che ci sia qualcuno che lo debba spingere? Per ovviare a ciò, sono state proposte diverse idee molto convenienti e fattibili, ma non c'è ancora una decisione definitiva.
Tutto questo meccanismo verrà chiuso all'interno di una teca di vetro nella quale verrà creato il "vuoto" affinché non ci sia l'influenza della polvere o di altri agenti che danneggerebbero l'orologio. Abbiamo anche pensato di mantenere a temperatura costante l'interno della teca affinché il metallo, di cui è costituito il pendolo, non si dilati ne si restringa facendo variare il periodo di oscillazione. Riguardo alla forma della teca bisogna ancora discutere un po'. Ci sono state, anche qui, varie opzioni: forma cilindrica, forma rettangolare o ottagonale? Bisogna tener conto del fatto che la teca debba tenere la pressione esterna e ciò va a favore della forma ottagonale e cilindrica, ma questo è l'ultimo dei problemi, il quale verrà affrontato in seguito.
Ora non resta che iniziare a costruirlo!
Non mi sono presentato. Mi chiamo Leonardo Pelosi e sono nuovo nel giornalino, questo è il mio primo articolo e spero che vi sia piaciuto.
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