Alternanza scuola-lavoro: rischio e/o opportunità?
- Leana Quilici, Vera Pasquini e Alessia Barsanti
- 20 gen 2016
- Tempo di lettura: 3 min

La legge 107/2015 introduce anche per i Licei l’obbligo di percorsi esterni a carattere lavorativo per un totale di 200 ore da coprire in tre anni a partire dal 2016.
Saranno quindi le attuali classi terze le vere protagoniste dell’innovazione, che vedranno il proprio percorso, fino all’Esame di Stato finale, caratterizzato anche da questo impegnativo progetto.
Si tratta di una sfida per l’istruzione liceale che, dalla sua istituzione, ha avuto il mandato di formare nuove classi dirigenti e non un obiettivo specificamente professionalizzante. Al Majorana vorremmo accettare questa sfida mantenendo intatta la centralità educativa della persona e del cittadino.
Ci rendiamo conto che il contesto attuale è segnato da fattori ormai irreversibili soprattutto per i più giovani:
1. Velocità dei cambiamenti;
2. Internazionalizzazione dei processi economici, sociali e culturali;
3. Alta flessibilità dei ruoli professionali.
Sappiamo che, sotto la spinta dell’innovazione rapida, ogni sapere e saper fare è repentinamente superato; sappiamo che ciò implica la progressiva marginalità della figura dell’esecutore e, di rimando, l’importanza crescente della figura del risolutore di problemi. Pertanto, ai giovani di oggi si chiedono con crescente insistenza capacità di adattamento ai cambiamenti, sapersi relazionare a situazioni mutevoli e impreviste, spirito di iniziativa e creatività.
Per questo, nell’organizzare fattivamente il percorso di alternanza, il Liceo ha previsto un monte ore di formazione interna, innestato sulle attività curricolari ove possibile, al fine di non snaturare la didattica, di potenziarne l’interdisciplinarità e di fornire abilità e competenze in grado di essere spese nel mondo extra-scolastico anche in funzione dell’orientamento universitario.
Ci siamo rivolti prioritariamente alle realtà territoriali della Piana est, essendo l’ISISS l’unica scuola di istruzione superiore dell’area, nel tentativo di rafforzare i legami dei giovani con il proprio territorio ed ogni forma di conoscenza che ad esso si riferisca per attenuare il rischio crescente di abbandono post laurea. Abbiamo perciò sondato tutte quelle realtà che operano nei settori verso cui si dirige il liceale alla fine del proprio percorso di scuola superiore.
Queste le risposte positive ad oggi pervenute (quasi tutti i soggetti hanno dato disponibilità ad accogliere 2 studenti per 20 ore a partire da gennaio):
Misericordie S. Gemma e di Capannori
Farmacie: SSAnnunziata, Politi, Giannini Capannori, Giannini Colle di Compito, Troilo (Montecarlo), Curaenatura (S. Anna)
Agraria Landucci (Lammari)
Centro Commerciale Sigma (Segromigno in Monte)
Studio professionale Arianna Chines (settore della tutela ambientale; è in corso di allestimento un percorso che coinvolgerà le classi terze in relazione all’area floro-faunistica della Gherardesca). Siamo in attesa di una risposta ufficiale da parte del WWF.
Camera di Commercio di Lucca
Polo Tecnologico di Sorbano
Museo della Cattedrale
Gruppo Archeologico Capannorese
Istituto Storico Auser VI
Associazione la Ruota
Con ogni soggetto deve essere stipulata una apposita Convenzione, che formalizza il rapporto di collaborazione, stabilendo diritti e doveri dei soggetti in causa.
Stiamo lavorando con la Confindustria locale, in particolare con Formetica, l’agenzia formativa dell’associazione, per costruire percorsi sull’imprenditorialità e per favorire la mobilità degli studenti all’estero. L’agenzia specifica, Eurodesk, interverrà a scuola per una presentazione e per la costruzione di un percorso condiviso con gli studenti.
Siamo in attesa di risposte ufficiali da parte della ASL, dell’Ordine degli avvocati e dei Commercialisti, di Confcommercio.
Tra le attività di formazione interna si deve ricordare anche la formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che verrà effettuata dall’Ing. Mangano.
E’ bene precisare che ogni studente avrà dal proprio consiglio di classe un piano formativo che il tutor interno (al momento i coordinatori delle classi) e il tutor esterno (nominato dalla struttura ospitante) coordineranno in comune accordo. Al termine del percorso, ad ogni studente sarà rilasciato un attestato con specifica valutazione di cui la Legge prevede si debba tener conto in sede di scrutinio finale. Lo studente dovrà redigere a sua volta report di valutazione e di autovalutazione.
Fin qui lo stato dell’arte; ora ci aspettiamo che tutti quanti, studenti e genitori, vogliano contribuire con le proprie conoscenze e la propria fantasia a far crescere questa iniziativa in modo che assomigli al Liceo e lo valorizzi come merita.
Per ogni ulteriore chiarimento, contattateci!
Leana Quilici, Vera Pasquini e Alessia Barsanti
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